Giornata Della Memoria
🔎 𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊, 𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊. 𝑻𝒖 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊?
✍️ È importante il Ricordo, ricordare.
Il Ricordo è l’antidoto della Frenesia, una vetta su cui ammirare e ripudiare la cronologia della storia del mondo. Una storia del mondo che dipinge il suo sfondo tra luci ed ombre, celando la sfida di cristallizzare l’esperienza per non inciampare sullo stesso dosso, nella medesima corsa, per ricordare agli essere umani di essere umani. Di scegliere di commemorare, per non reiterare.
✍️ È importante il Ricordo, ricordare.
Il Ricordo è il passo lento, di sollievo dopo la corsa; la quiete dopo la tempesta; una visione panoramica in grado di mettere a fuoco ogni particolare, per non dimenticare. Scegliere di commemorare, per non reiterare. È la voce che dà vita al passato, “accorda” quanto più di stonato e permette di crear un’armonia anche laddove “non sia più concesso scrivere una poesia”, perché nulla avrebbe più un senso. È l’acqua limpida dopo il lancio di un masso che permette di scavare fino in fondo all’abissò, che concede il libero arbitrio “a chi sceglie di combattere contro i mostri di guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro, perche’ quando guardi a lungo in un abisso, anche l’abisso guarda dentro di te” e può affascinare anche un ricordo distorto.
✍️ Ricordiamo dunque.
Ricordiamo non per moda, ma per l’umanità e umanità. Perché è la semplicità che rende umani, in fondo. Ricordiamo perché un nome non pronunciato non esisterebbe, seppur scritto. Ricordiamo nomi, non numeri. Ricordiamo interiorizzando l’accaduto e non una data, perché questo passato, per così dire, potrebbe, per i corsi e ricorsi, trasformarsi in un passato prossimo e il futuro in un futuro anteriore. Ricordiamo per alimentare il lume della ragione, dell’umanità, non il suo sonno, che alimenta l’ombra del mondo, il buio delle barbarie, la sua ambizione, trasformando l’umanità in burocrazia, la burocrazia in alibi, un “normale e ordinario” errore in orrore.
🔎 𝑬 𝑻𝒖? 𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊, 𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊. 𝑴𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊?
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